martedì 31 luglio 2012

COSA TI CADE DAGLI OCCHI - Gabriele Picco

Partiamo dall'autore: artista visivo bresciano, colui che realizzò quella bellissima Bianchina con nuvola alla Fantozzi incorporata che è stata esposta alla GAMeC (Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea) di Bergamo fino a qualche mese fa per la mostra "Il bel paese dell'arte".
Ebbene, non è solo artista, ma anche scrittore. Il suo primo libro si intitola "Aureole in cerca di santi", bellissimo nome e bellissima copertina, storia carina e piacevole, stile molto alla Fabio Volo, con un finale a sorpresa che non mi sarei mai aspettata. Insomma, un libro scorrevole ma come tanti altri.

E poi mi trovo tra le mani questo "Cosa ti cade dagli occhi"..copertina stupenda anche in questo caso (è un'opera dello stesso Picco, ma attenzione, la fotografia potrebbe trarre in inganno, non è un dipinto, è una scultura!!). Inizio a leggerlo e già dalle prime pagine mi accorgo che qualcosa è cambiato..è proprio un altro mondo, un altro modo di scrivere, la storia narrata è più intensa e profonda. Ci sono ansie, paure sepolte da indagare, manie e compulsioni, è un viaggio negli abissi della vita reale, o meglio, nella parte nascosta della vita di ognuno di noi.

Mi viene spontaneo domandarmi cosa sia successo tra il primo e il secondo libro. Bene, la spiegazione è semplice: il nostro Gabriele Picco ha vissuto a New York per un certo periodo per studiare cinema. E ci credo che lo stile è leggermente cambiato!

Il protagonista è Ennio, un ragazzo italiano emigrato in America (eccolo!) che ha una vera e propria passione per le lacrime: ogni volta che ne vede una DEVE fotografarla, anche a rischio della sua stessa incolumità (vai tu a vedere le reazione della gente in lacrime che si trova davanti uno sconosciuto che le fotografa!!). Lui però non piange mai, dai suoi occhi non cade mai nulla. Un giorno Ennio ritrova un quadernetto, la bibbia personale di una ragazza giapponese di nome Kazuko, un taccuino fitto di disegni realizzati con pochi tratti ma con molta fantasia. In quei disegni Ennio vede la città di New York in volo sopra una foglia, oppure un pesce che nuota dentro una lacrima. Questo piccolo ritrovamento cambierà il corso della sua vita (un po' come Amelié quando ritrova la scatola di tesori di Dominique Bretodeau :) )

Fantastici sono i personaggi che ruotano attorno al protagonista; dal giovane Arwin che sta realizzando un documentario e gira, giorno e notte, con una telecamera infilata nei capelli riprendendo tutto ciò che gli succede, al datore di lavoro di Ennio, tale Gianny Pastanella (mi raccomando con la Y!!!), a Josh che ha perso la moglie nel crollo delle torri gemelle e ora, ogni giorno e a tutte le ore, passa l'aspirapolvere e ne raccoglie il contenuto in piccoli vasetti di vetro catalogati e datati..perchè questo è tutto ciò che gli resta della moglie, un mucchietto di polvere. 

E poi c'è la stanza del cubo giallo...



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