giovedì 21 marzo 2013

THE ARTIST IS PRESENT - Marina Abramovich

So che è da un bel po' che non vi propongo uno dei miei consigli di lettura (anche se in biblioteca, a voce, ho continuato a darli)..ma non pensavo che fossero passati ben 3 mesi dalla mia ultima visita!! Che vergogna!!!
Non che io non abbia letto in questo periodo, tutt'altro..solo che sono stata presa prima da una serie di libri su miniere e minatori per preparare alcuni laboratori didattici per il MEtA (Museo Etnografico dell'Alta Valle Seriana ad Ardesio, che vi consiglio di visitare nel nuovo allestimento curato, tra gli altri, anche da me!!). 
Poi sono entrata in un vortice zen di libri su fiori di Bach, floriterapia, piante medicinali, con qualche accenno alle discipline orientali, e non mi sembravano libri su cui farci una recensione.

Ma ora, dopo 3 mesi, ecco un ritorno in grande stile!
Che tutto sommato, qualcosina c'entra con i pensieri filosofici orientali, sul vivere il qui e l'ora, il momento presente.

Quello che vi propongo oggi è un consiglio di lettura e di visione. 
L'opera in questione è un film, "The artist is present" della stupenda artista-performer Marina Abramovic, e ci mostra le fasi preparatorie della grande retrospettiva che le hanno dedicato al MoMA di New York nel 2010, e soprattutto, l'immenso lavoro che ha portato alla realizzazione della performance "The artist is present". In questa performance la Abramovic si è messa a disposizione del pubblico, in una grande sala vuota, dove è stata seduta immobile per sei giorni alla settimana, dall'apertura alla chiusura delle porte del museo, ospitando uno alla volta gli spettatori nella sedia posta di fronte di lei. Vi si poteva sedere chiunque, per tutto il tempo che voleva, 5 minuti come delle ore, e instaurare un rapporto emotivo e spirituale con Marina, senza parlarle nè toccarla, solo attraverso lo sguardo. Una performance da pelle d'oca. Semplicemente guardandola mi sono venuti i brividi, mi immagino a provarla di persona.

"Per me era molto importante dimostrare che la performance prima di tutto è arte, secondo è arte vivente, e terzo è una forma d'arte immateriale"

Ora so già che partiranno tutta una serie di discussioni sul fatto se questa sia o non sia arte.
A mio avviso si, è arte! Certo, non è arte intesa in senso tradizionale, non è pennello e cavalletto, è arte contemporanea, bisogna rompere certi schemi mentali e lasciare che il pensiero si apra  a nuove forme di artisticità per poterla apprezzare. O semplicemente affidarsi alle sensazioni.

"Siamo abituati a vedere l'arte da un punto di vista intellettuale, sempre da un punto di vista cerebrale e tendiamo a dimenticare che l'arte deve smuoverti dentro, deve essere emotività che parte dallo stomaco. E questo è l'aspetto dell'arte con cui ho a che fare maggiormente, così in ogni situazione quando creo, dono tutta me stessa e penso che in questo modo la mia vulenrabilità messa a nudo abbia il potere di aprire la tua vulnerabilità di spettatore e quindi farti aprire a me. Per le persone che entrano in contatto con me, io divento lo specchio di loro stessi. Li porto semplicemente di fronte al loro io interiore"

Io consiglio a tutti gli scettici di provare a vedere questo film. Se poi non vi convince, se restate dell'idea che sono semplicemente delle strategie di mercato senza nessun fondamento artistico..bè, in tutta sincerità vi dico, peggio per voi. 
Io dalla visione di questo film (e dalla lettura del libretto allegato con interviste e recensioni) ho tratto un grande e profondo senso di serenità e di forza d'animo e volontà, quella che traspare dagli occhi di Marina.
Non voglio convincere nessuno, voglio semplicemente condividere con voi quest'opera d'arte.

" E' molto semplice, non c'è quasi niente. C'è solo l'artista che sta là come una montagna. E ti guarda neglio occhi. Stiamo parlando di 3 mesi, ogni singolo giorno. Se una performance dura tre mesi, diventa la vita stessa. La gente non capisce che la cosa più difficile è fare qualcosa di molto vicino al nulla. E' molto impegnativo perchè non c'è niente da raccontare, non c'è nulla dietro cui nascondersi. Non c'è niente. C'è solo la tua presenza. Puoi contare sulla tua energia e basta."

"Ho bisogno di abbracciare gli alberi e mettere i piedi nel fiume. Per tre mesi sono stata tra luce artificiale e casa, luce artificiale e di nuovo casa. Ho guardato 1.565 paia d'occhi, che sono davvero tanti, e le persone che guardo sento di conoscerle, sono la mia famiglia. E ieri è stato incredibilmente commovente quando sono uscita e li ho visti. Eccoli, sono lì e io li conosco. Me li ricordo tutti. Conosco le scarpe e gli occhi, non il corpo, perchè guardo sempre le scarpe e poi gli occhi. E poi c'era quel misterioso Paco, che è venuto ventuno volte e si è tatuato quel numero sul braccio"

Lasciatemelo dire, io adoro questa donna!

Ps. piccolo assaggio :)