mercoledì 11 settembre 2013

QUEL CHE ORA SAPPIAMO - Catherine Dunne



"Riesco ancora a vederci, noi tre. L'uomo improvvisamente anziano e curvo; il ragazzo senza vita; la donna che geme. Una specie di Pietà."

Inizia proprio così questo romanzo, con il suicidio di Daniel, un ragazzino di 14 anni. 
Prosegue con il prima, il durante e il dopo. Il prima di questo tragico evento, quando ancora Daniel non era nemmeno nato. Il durante, i giorni tremendi della scoperta e del dolore. Il dopo, le ricerche, i perchè, i tormenti per capire cosa l'abbia potuto spingere a questo gesto. 
Il tutto raccontato da diverse voci, in un capitoletto è lo stesso Daniel a parlare, in un altro il padre. Oppure sua madre, il suo migliore amico, la sua fidanzatina, il vicino di casa, le sorellastre. 

Un romanzo sicuramente molto difficile e angosciante, letto spesso con le lacrime agli occhi, ma allo stesso tempo catartico. Una storia che mantiene sempre un filo di speranza a cui aggrapparsi, anche nei momenti peggiori della vita.



giovedì 29 agosto 2013

COSA PIOVE DAL CIELO? - Sebastián Borensztein

Questa volta non vi consiglio un libro, ma un film, un bel film che ho visto giusto giusto l'altra sera. Un film carino, divertente, leggero e anche commovente. Non se ne fa mancare nessuna. :)

Roberto è il proprietario un po' particolare di una ferramenta a Buenos Aires. E' burbero, solitario, abitudinario (guai a scombussolargli la sua routine quotidiana) e colleziona notizie di cronaca assurde che ritaglia dai giornali di tutto il mondo. La sua vita viene sconvolta un giorno da un ragazzo cinese alla ricerca di suo zio, unico parente rimastogli. I due si trovano a convivere sotto lo stesso tetto, e senza riuscire a scambiarsi nemmeno mezza parola (il ragazzo non parla lo spagnolo), a meno di non far intervenire il ragazzo delle consegne a domicilio del ristorante cinese sotto casa. 
Insomma non si parlano, non si capiscono, Roberto lo sopporta a malapena, ma il ragazzo riesce a comunicargli il messaggio forse più importante di tutta la sua vita. E lo fa attraverso il disegno enorme di una mucca sul muro del cortile di casa. Ed è stato proprio il musone di questa mucca a farmi spuntare qualche lacrimuccia...guardate il film per scoprire il perchè!


domenica 25 agosto 2013

GLI OCCHI GIALLI DEI COCCODRILLI - Katherine Pancol

Si tratta in realtà di una trilogia, "Gli occhi gialli dei coccodrilli" è il primo romanzo, seguito poi da "Il valzer lento delle tartarughe" e "Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì". 
Abbastanza richiesto in biblioteca, mi sono lasciata incuriosire dai titoli piuttosto strani e dalle copertine, rigorosamente a pois colorati. Come mi ha fatto notare una mia cara amica, io non leggo mai la trama quando scelgo un libro, mi lascio trasportare dal titolo e dalla copertina.

Quindi anche in questo caso mi sono buttata a occhi chiusi.
La storia è molto carina e appassionante, ambientata a Parigi. Ruota attorno ad una protagonista principale, Josephine, anche se l'autrice è talmente brava a intrecciare le varie vicende che inizialmente non si capisce chi sia il vero protagonista. I vari capitoli ci immergono nella vicenda di Josephine, di suo marito che la lascia per un'altra e si trasferisce in Africa ad allevare coccodrilli, di lei che da sola deve andare avanti con le sue due figlie, ma ci racconta anche la storia di tutte le persone che le stanno attorno, sua sorella, la sua migliore amica, sua madre, il suo patrigno... Veramente un bel libro avvincente, con molta introspezione psicologica, con la giusta dose di romanticismo, che ho letto tutto d'un fiato (quasi d'un fiato, visto che sono ben 523pagine!).

Il secondo romanzo è sempre carino, ma mi ha convinto meno, perchè mi è sembrato una sorta di "Beautiful" dove succede di tutto e di più: l'ex marito che scompare e riappare, l'ex fidanzato con problemi di sdoppiamento della personalità, le storie col cognato, la sorella in depressione, il serial killer nel quartiere, il malocchio...un po' troppo.

Ora mi attende il terzo volume, che ancora non ho letto..ma ormai, ho fatto 30, facciamo anche 31. Anche se non molto convinta dopo la seconda parte, mi "sacrificherò" a leggere l'ultimo malloppone della saga..vedremo se si saprà riscattare.


mercoledì 21 agosto 2013

SANGUE MAGICO - Elena Priarollo

Solitamente i miei piccoli consigli di lettura si riferiscono solo a romanzi, non a saggi, perchè penso spesso che ciò che interessa a me (in questo periodo chakra, cristallo terapia, mandala, yoga ecc) probabilmente non interessa a molte altre persone.  Mi è stato invece consigliato di scriverne comunque, quindi eccoci qua. Grazie Rosy per il consiglio e l'incoraggiamento! :)

In questo fase di crescita personale e ricerca di consapevolezza (che poi non è una fase, siamo sempre tutti in cammino),  mi sono imbattuta in questo libro. "Sangue magico", sottotitolo "Come realizzare la propria femminilità con i segreti del ciclo mestruale". E' un libro che consiglio a tutte le donne, un libro per andare alla scoperta della propria femminilità, un libro che ci insegna a non fermarci all'apparenza e all'aspetto fisico esteriore (la pancia piatta, la lotta alla cellulite), ma che ci guida nell'acquisire una visione più profonda del nostro essere donna e del nostro ruolo nella società.

Il libro unisce cenni storici ed etnografici alle fiabe, alle leggende e alle tradizioni, con qualche incursione nella cultura giapponese, introducendoci in una dimensione molto particolare. A questo si aggiungono esercizi, meditazioni, consigli su erbe, tisane e fiori di bach, per aiutarci a conoscerci nel profondo e ad esprimere la nostra femminilità. Il nostro essere insieme autunno, inverno, primavera ed estate. A riconoscere la nostra ciclicità e il nostro indissolubile legame con la luna.
Leggetelo, apritevi...e poi raccontatemi!


lunedì 24 giugno 2013

MIA NONNA MANGIAVA I FIORI - Giacomo Danesi e Iginio Massari

Tutta presa dalla coltivazione del mio orticello sul balcone (e dai suoi primi frutti), mi sono buttata nella lettura di questo libro sperando di trovare qualche consiglio della nonna su come sfruttare le varie piantine aromatiche ed erbette che annaffio amorevolmente ogni sera.

Il libro è molto carino, con un capitolo dedicato a vari tipi di fiori (dalla lavanda al crisantemo, dal tarassaco ai papaveri, dalla primula alla viola, e molti moltissimi altri) dove l'autore ci racconta la storia, le leggende, le tradizioni legate al fiore in questione, con qualche tuffo anche nella mitologia e nei classici della poesia. 

Le illustrazioni, bisogna dirlo, sono veramente STUPENDE! 
Sono state loro a catturare la mia attenzione sin dalla copertina.

Oltre alla parte diciamo teorica sul fiore, c'è anche la parte pratica..un sacco di ricette per utilizzare i fiori anche in cucina, in particolare in pasticceria. E qui è sopraggiunta un po' di delusione, perchè le ricette che vengono proposte non sono quelle di una volta, gli intrugli delle nonne che mangiavano la cicoria e i piscialletto e avevano una pianta per curare qualsiasi cosa..sono delle creazioni dello chef e pasticcere Iginio Massari. Sicuramente ottime e buonissime, ma io mi aspettavo qualcosa di più genuino e terra terra.

"C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, 
anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole.." diceva il buon vecchio Pascoli.


venerdì 21 giugno 2013

ZIA MAME - Patrick Dennis

Conosco zia Mame da quando avevo si e no 5 anni. La conosco col nome di "La signora mia zia", film del 1958, interpretata da Rosalind Russell. In pratica nella nostra famiglia è il film delle feste, quello che si guarda ogni anno a Natale. 
Mia mamma ha trovato in un mercatino il libro da cui è tratto, e per mantenere la tradizione l'ha comprato e ce lo siamo lette entrambe. Se avete voglia di una lettura spensierata e allegra, fa al caso vostro.

Ho sempre adorato questa zia pazza, eccentrica, alla moda. Questa zia che vive nel cuore di New York, che cambia arredamento di casa ogni stagione a seconda delle sue passioni del momento, che organizza feste a cui partecipano personaggi assurdi (come lei d'altronde), e che tutto ad un tratto si trova ad accogliere e accudire suo nipote Patrick, rimasto orfano. Inutile dire che la vita del ragazzino verrà completamente sconvolta..in meglio ovviamente!

Leggere o guardare zia Mame è una carica di adrenalina e di energia. Consigliato ogni volta si abbia voglia di qualche risata, e ovviamente, sotto le feste natalizie.

Ps. In Italia non ha avuto in gran successo..lo dimostra il fatto che non ho trovato un solo spezzone del film in italiano. Probabilmente sono l'unica ad averne addirittura una copia in casa!



giovedì 20 giugno 2013

DICE LO ZEN - Tsai Chih Chung

Ero sicura di aver già visto il disegnino di questo monaco buddista con delle piccole perle di saggezza racchiuse in un fumetto. Ho ritrovato questo libro qualche mese fa alla Fiera dei Librai di Bergamo, evidentemente era giunto il momento di leggerlo. Gli incontri con i libri non avvengono mai per caso.

Questo simpatico librettino contiene tante piccole storielle zen raccontate sotto forma di fumetti, in maniera molto semplice e carina. Non c'è bisogno di essere degli esperti di cultura orientale, nè tantomeno di essere dei mistici per riuscire a comprenderlo. Basta aver voglia di guardarsi un po' dentro, e ascoltarsi. E ascoltare il mondo che ci sta attorno. 
Ci sono tante metafore che sono perfette per le nostre vite così frettolose e spesso superficiali, ci sono tanti preziosi insegnamenti che non sarebbe male mettere in pratica.

Uno di questi dice che lo zen non ha bisogno di molte parole. 
Descrivere lo zen è un po' come descrivere il vento.
Bene, faccio subito mio questo insegnamento e ho deciso che i miei consigli di lettura d'ora in poi saranno brevi, semplici, delle impressioni e sensazioni.
Perla di saggezza per concludere: non riempite troppo la vostra tazza di tè!


 



giovedì 21 marzo 2013

THE ARTIST IS PRESENT - Marina Abramovich

So che è da un bel po' che non vi propongo uno dei miei consigli di lettura (anche se in biblioteca, a voce, ho continuato a darli)..ma non pensavo che fossero passati ben 3 mesi dalla mia ultima visita!! Che vergogna!!!
Non che io non abbia letto in questo periodo, tutt'altro..solo che sono stata presa prima da una serie di libri su miniere e minatori per preparare alcuni laboratori didattici per il MEtA (Museo Etnografico dell'Alta Valle Seriana ad Ardesio, che vi consiglio di visitare nel nuovo allestimento curato, tra gli altri, anche da me!!). 
Poi sono entrata in un vortice zen di libri su fiori di Bach, floriterapia, piante medicinali, con qualche accenno alle discipline orientali, e non mi sembravano libri su cui farci una recensione.

Ma ora, dopo 3 mesi, ecco un ritorno in grande stile!
Che tutto sommato, qualcosina c'entra con i pensieri filosofici orientali, sul vivere il qui e l'ora, il momento presente.

Quello che vi propongo oggi è un consiglio di lettura e di visione. 
L'opera in questione è un film, "The artist is present" della stupenda artista-performer Marina Abramovic, e ci mostra le fasi preparatorie della grande retrospettiva che le hanno dedicato al MoMA di New York nel 2010, e soprattutto, l'immenso lavoro che ha portato alla realizzazione della performance "The artist is present". In questa performance la Abramovic si è messa a disposizione del pubblico, in una grande sala vuota, dove è stata seduta immobile per sei giorni alla settimana, dall'apertura alla chiusura delle porte del museo, ospitando uno alla volta gli spettatori nella sedia posta di fronte di lei. Vi si poteva sedere chiunque, per tutto il tempo che voleva, 5 minuti come delle ore, e instaurare un rapporto emotivo e spirituale con Marina, senza parlarle nè toccarla, solo attraverso lo sguardo. Una performance da pelle d'oca. Semplicemente guardandola mi sono venuti i brividi, mi immagino a provarla di persona.

"Per me era molto importante dimostrare che la performance prima di tutto è arte, secondo è arte vivente, e terzo è una forma d'arte immateriale"

Ora so già che partiranno tutta una serie di discussioni sul fatto se questa sia o non sia arte.
A mio avviso si, è arte! Certo, non è arte intesa in senso tradizionale, non è pennello e cavalletto, è arte contemporanea, bisogna rompere certi schemi mentali e lasciare che il pensiero si apra  a nuove forme di artisticità per poterla apprezzare. O semplicemente affidarsi alle sensazioni.

"Siamo abituati a vedere l'arte da un punto di vista intellettuale, sempre da un punto di vista cerebrale e tendiamo a dimenticare che l'arte deve smuoverti dentro, deve essere emotività che parte dallo stomaco. E questo è l'aspetto dell'arte con cui ho a che fare maggiormente, così in ogni situazione quando creo, dono tutta me stessa e penso che in questo modo la mia vulenrabilità messa a nudo abbia il potere di aprire la tua vulnerabilità di spettatore e quindi farti aprire a me. Per le persone che entrano in contatto con me, io divento lo specchio di loro stessi. Li porto semplicemente di fronte al loro io interiore"

Io consiglio a tutti gli scettici di provare a vedere questo film. Se poi non vi convince, se restate dell'idea che sono semplicemente delle strategie di mercato senza nessun fondamento artistico..bè, in tutta sincerità vi dico, peggio per voi. 
Io dalla visione di questo film (e dalla lettura del libretto allegato con interviste e recensioni) ho tratto un grande e profondo senso di serenità e di forza d'animo e volontà, quella che traspare dagli occhi di Marina.
Non voglio convincere nessuno, voglio semplicemente condividere con voi quest'opera d'arte.

" E' molto semplice, non c'è quasi niente. C'è solo l'artista che sta là come una montagna. E ti guarda neglio occhi. Stiamo parlando di 3 mesi, ogni singolo giorno. Se una performance dura tre mesi, diventa la vita stessa. La gente non capisce che la cosa più difficile è fare qualcosa di molto vicino al nulla. E' molto impegnativo perchè non c'è niente da raccontare, non c'è nulla dietro cui nascondersi. Non c'è niente. C'è solo la tua presenza. Puoi contare sulla tua energia e basta."

"Ho bisogno di abbracciare gli alberi e mettere i piedi nel fiume. Per tre mesi sono stata tra luce artificiale e casa, luce artificiale e di nuovo casa. Ho guardato 1.565 paia d'occhi, che sono davvero tanti, e le persone che guardo sento di conoscerle, sono la mia famiglia. E ieri è stato incredibilmente commovente quando sono uscita e li ho visti. Eccoli, sono lì e io li conosco. Me li ricordo tutti. Conosco le scarpe e gli occhi, non il corpo, perchè guardo sempre le scarpe e poi gli occhi. E poi c'era quel misterioso Paco, che è venuto ventuno volte e si è tatuato quel numero sul braccio"

Lasciatemelo dire, io adoro questa donna!

Ps. piccolo assaggio :)